- 1 Età del bambino
- 2 Struttura del box
- 3 Struttura del recinto
- 4 Conclusioni
- 5 Classifica dei migliori box per bambini di Novembre 2024
- 6 Migliori modelli esagonali (o recinti)
Nelle diverse e complesse fasi di crescita di un bambino, esistono una miriade di scelte cui i genitori sono chiamati a rispondere. Al di la delle perplessità arriva per tutti il momento di scegliere il modo di far trascorrere al meglio un momento che si dà spesso per scontato ma che in realtà a pensarci bene non lo è affatto. Si tratta dell’esperienza del gioco. Tra i primi giochi, quelli che fanno respirare anche un po’ di più mamma e papà, c’è proprio il box, uno strumento quasi indispensabile perché garantisce sicurezza e dona al bambino uno spazio del tutto personale dove poter interagire, crescere e scoprire nuovi strumenti. E’ qui che il bambino sviluppa alcune capacità motorie, il senso dell’autonomia e a stare talvolta da solo.
Si tratta di uno strumento utilissimo a quei genitori che hanno bisogno di qualche minuto per rilassarsi o per sbrigare qualche faccenda importante.Il box è scelto da tantissimi genitori perché a differenza di tanti altri giochi delimita lo spazio entro cui il bambino può muoversi, offrendo quindi un ulteriore sicurezza. Ma oltre al box, c’è un altro importante strumento, del tutto simile a questo e si chiama recinto. Quali sono le differenze principali tra i due? e in base a quale parametro si sceglie?
Innanzitutto occorre specificare che entrambi gli strumenti hanno la funzione di far vivere al bambino un’esperienza ludico-ricreativa lasciando ai genitori qualche momento di autonomia. Tuttavia però esistono delle differenze sostanziali a partire proprio dalle caratteristiche del bambino.
Età del bambino
Inotrno al quinto mese di vita e meglio ancora verso il sesto mese, i bambini iniziano a scoprire la propria muscolatura e a sperimentare i movimenti del proprio corpo. Ecco che a partire da questo mese il bambino inizia a stare seduto. Per questa ragione il box è adatto a tutti i bambini di età non inferiore a 6 mesi. A partire da questa età possiamo iniziare a far conoscere al bimbo questo spazio, che potrà divenire con il tempo un mondo graditissimo. Solitamente i box hanno una portata massima di 15 kg, per cui il bimbo potrà giocare al suo interno fino a questa età. Dopo di ché è necessario passare al recinto la cui struttura è nettamente differente.
Struttura del box
I box sono dotati di una pedana rialzata dal pavimento e sorretta da alcuni piedini. E’ questo particolare che fa la differenza e preclude ai bambini di peso superiore ai 15 kg di entrare nel box. I test dinamici inerenti la sicurezza di queste strutture, non garantiscono l’incolumità dei bambini di peso superiore a questo valore. All’interno del box è possibile inserire dei tappetini più morbidi, che siano anche interattivi così da rendere l’esperienza ludica più gratificante e allo stesso tempo offrire al bambino l’opportunità di imparare ad addormentarsi da solo, nel suo piccolo mondo. I tappetini possono essere di qualsiasi tipo: ci sono tappetini di tessuto, sonori, e pieni di acqua. Alcuni sono più spessi di altri per favorire la ricreazione di un ambiente più idoneo al riposo.
Tuttavia anche senza l’ausilio di queste componenti aggiuntive, il box è dotato di una pedana morbida in grado di attutire eventuali colpi e supportare il peso del bambino mentre rotola, si muove, gattona e cade. La pedana è brevettata per rendere il box un ambiente sicuro.
Struttura del recinto
Il recinto non prevede una pedana ma presenta una struttura delimitata da alcune componenti modulari in plastica poggiate sul pavimento. Sta ai genitori creare una base più o meno consona all’età del bambino. Per i bimbi che camminano e che sono già autonomi, è possibile lasciare che giochino all’interno del recinto senza alcun bisogno di rivestire il pavimento. Diversamente per i bambini che stanno ancora sviluppando la capacità di deambulare e muoversi autonomamente. Per questi ultimi, potrebbe essere un suggerimento valido quello di rivestire il pavimento circoscritto dal recinto, con un tappeto interattivo in plastica o in tessuto robusto.
In commercio ne esistono di diversi modelli e dimensioni, colorati e adatti sia a bambini che a bambine. I recinti hanno poi un piccolo vantaggio rispetto ai box: mentre per questi ultimi occorre misurare correttamente l’ambiente di casa e decidere gli spazi adatti al posizionamento del box, il recinto prevede un sistema modulare che può essere più o meno ampio a seconda del numero di modulari che intendiamo utilizzare. A seconda della quantità di bambini e dello spazio a disposizione, avremo un’area giochi adattabile ogni volta alla situazione.
Il recinto si adatta ai bambini di età superiore ai 2 anni, e più precisamente ai bambini che iniziano a sperimentare più attività sia motorie che ludiche, che sono in grado di interagire con altri bambini in maniera concreta. Il box invece è la soluzione ideale per i bambini più piccoli, che necessitano di una maggiore attenzione e cura nella gestione dei movimenti e delle varie fasi di crescita. Un box prevede l’uso ipotetico di maniglie che permettono ai bambini di sollevarsi e sviluppare il senso di indipendenza. La differenza sostanziale dunque è nell’età e nella diversa struttura dei due ambienti, che si presentano in ogni componente, commisurati all’età e alle capacità del bambino a cui è destinato.
Box | Recinto |
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Adatto a bambini da 6 a 22 mesi | Adatto a bambini oltre i 22 mesi |
Seduta morbida | Privo di seduta morbida. |
Dimensioni standard | Modulabile in ampiezza |
Fino ad un max di 15 kg | Oltre 15 kg |
Conclusioni
La scelta non può essere però netta. In realtà a seconda delle proprie esigenze di spazio, economiche e anche di gusto si opterà per l’uno o per l’altro. Qualcuno sostiene che il recinto offre uno spazio maggiormente ricco per l’emotività del bambino, di cui il box al contrario non dispone, in quanto ostacola la libera creatività a causa di uno spazio troppo circoscritto, piccolo e frustrante.
In realtà, entrambi gli strumenti possono divenire un piccolo mondo rassicurante ed esaltante per un bambino. Dipende dall’utilizzo che se ne fa. Entrambi gli strumenti non dovrebbero essere sfruttati come unico espediente ludico durante la giornata. E’ ovvio che un bambino necessita di essere stimolato in diverse attività e non potrebbe trascorrere il 100% della sua quotidianità all’interno del box. Un uso moderato ed intelligente del box o del recinto sono quindi alla base per poter proseguire serenamente nella scelta dell’uno o dell’altro in completa autonomia.